Chi siamo

Rifugio Sommariva al Pramperet

Anno costruzione 1923
Sorge in una conca prativa alla testata della Val Pramper, in un luogo dotato di grande fascino, fra i migliori scenari dolomitici del Parco, il Rifugio Sommariva al Pramperét è una frequentata meta escursionistica soprattutto dal versante della Val di Zoldo. Vi transita l’Alta Via delle Dolomiti n. 1. Il Rifugio Sommariva al Pramperét, frequentata meta escursionistica soprattutto dal versante della Val di Zoldo, si trova nel cuore del gruppo montuoso del Prampér-Mezzodì, all’estremità nord orientale del Parco delle Dolomiti Bellunesi.
Esso è posto alla testata dell’ampia conca di origine

della Val Prampér, i cui ripidi versanti rocciosi e gli immensi ghiaioni hanno un aspetto selvaggio e decisamente “dolomitico”, ed è dominata dall’imponente mole di Cima Pramper. Il fascino selvaggio di questi luoghi incontaminati, è tuttavia addolcito dalla piacevole conca erbosa dei Pra' dea Vedova su cui si affaccia il rifugio. Salendo al rifugio possiamo attraversare ambienti molto diversi fra loro (zone umide, boschi d’abete rosso, pascoli d’alta quota, mughete e zone rocciose) ricchi di flora alpina e fauna selvatica. Il Rifugio Sommariva al Pramperet è anche uno degli ultimi fondamentali posti tappa della famosa Alta Via delle Dolomiti n. 1 che – con uno sviluppo di 150 km – unisce il lago di Braies a Belluno.

Info struttura

Località: Pra’ della Vedova – Comune di Longarone
Quota: 1857m s.l.m.
Gestione: Sezione CAI di Oderzo (TV)
Anno costruzione: 1923
Posti letto: 25 in camere da 6/8 posti
Bivacco invernale: 5 posti
Apertura 20/6 - 20/9
Servizi: bagni interni con uso doccia – Wi-Fi
Numero telefonico: 0437 1956153
E-mail: info@rifugiosommarivaalpramperet.it
Custode: CAI Oderzo
Sezione di Oderzo : 0422 716354

Come trovarci

Da Forno di Zoldo

AVVICINAMENTO
Da Forno di Zoldo si imbocca la rotabile della Val Prampér fino a raggiungere l’ampio parcheggio a Pian de la Fopa (1200 m s.l.m.).
PERCORSO Si sale per la strada (in parte recentemente asfaltata) con segnavia CAI n. 523 fino a Pian dei Palui (1480m), quindi si prosegue sulla comoda carrareccia che arriva fino alla Malga Prampér (1540m).
In alternativa alla strada è possibile percorrere il sentiero non numerato che si distacca dalla strada un chilometro circa dopo la partenza (appena entrati nel territorio del Parco delle Dolomiti Bellunesi) e sale nel bosco fino a Pian dei Palui. Da qui si può proseguire per la carrareccia oppure continuare per sentiero (attenzione al guado del torrente) fino a sbucare sul retro di Malga Prampér.
Il sentiero con cui solitamente si raggiunge il Rifugio è quello che dalla Malga procede direttamente per il segnavia CAI n. 523 che, dopo aver attraversato un’ampia zona ghiaiosa (materiale portato a valle dall'alluvione del 1994), risale con alcune svolte nel bosco e, superato un capitello, dopo un ultimo tratto in salita, esce nell’ampia conca erbosa di Pra’ de la Vedova, sovrastata dall’imponente Cima Prampér (2409m). Attraversato il bel prato verde, si arriva in pochi minuti al rifugio Pramperét.
Per arrivare al Rifugio è possibile percorrere anche il sentiero panoramico che, con segnavia CAI n. 540, si distacca dalla carrareccia poco prima di raggiungere Malga Prampér (bivio a quota 1512m) e prosegue sulla destra lungo la Val Balanzòla che, tra mughi e ghiaie, si apre in direzione di Forcella Moschesin (1940m), dove sono ancora visibili i resti del “Forte”, una piccola caserma che venne costruita nel 1913 a controllo della vallata Agordina.
Poco sotto la forcella si trova il bivio (1879m) con il tranquillo sentiero segnavia CAI n. 543 che ridiscende fino al Pra’ de la Vedova e quindi al rifugio Pramperét.

DISLIVELLO: 650 m (700 m passando per Forcella Moschesin)
TEMPI: 2:30 ore (3 ore per Forcella Moschesin)
DIFFICOLTÀ: E

NAVETTA
Nella stagione estiva è disponibile anche il servizio navetta fino a Malga Prampér, rendendo più semplice la salita al rifugio.

AVVICINAMENTO
Dalla SP 251, prima dell’ultima galleria prima di Forno di Zoldo, si devia verso il Camping Le Bòcole.
PERCORSO Dal parcheggio si procede sulla carrareccia verso la centrale Enel (805 m s.l.m.) e si imbocca il sentiero CAI n. 531 dell’Anello Zoldano che fa subito guadagnare quota, per poi proseguire in costa fino alla Casera Col Marsang (1290m).
Al bivio poco dopo la casera, ci si abbassa verso sinistra, lasciando l’Anello Zoldano per continuare lungo il segnavia n. 531 che si addentra lungo il versante sud della Val Venier (1144m) e poi ricomincia a risalire sul versante opposto fino a raggiungere il Col Pra di Santa Margherita (1607m).
Da qui il terreno si fa più selvaggio, salendo prima tra mughi e ghiaie verso lo Sturlon di Cornìa (1828m) per poi tornare a scendere fino al bivio con il sentiero n. 521 al Col dei Gai de Cornìa (1750m). Da qui il sentiero si fa più dolce e si procede fino ad entrare nell’ampia conca di Malga Cornìa (1733m) dominata dalla mole della Cima Prampér.
Attraversata la conca si risale a Forcella Piccola (1943m) e quindi, in mezzora circa, si scende fino ad arrivare al rifugio Pramperét.

DISLIVELLO: 1390 m
TEMPI: 4:30 ore
DIFFICOLTÀ: EE

L’accesso al bivio nei pressi di Casera Col Marsang è possibile anche dal sentiero CAI che sale attraverso i Roch de la S’ciava direttamente dalla SP 251, in località Solagnòt (685m), circa 1 km prima della diga di Pontesèi (scarse possibilità di parcheggio).


Da Longarone

AVVICINAMENTO
Da Longarone si procede lungo la SP 251 fino alla frazione di Soffranco, da qui si procede lungo la strada della Val del Grisol fino allo spiazzo presso il Pont de Piera (675m s.l.m.).
PERCORSO
Si imbocca la Val Costa dei Nass (che delimita ad est i confini del Parco delle Dolomiti Bellunesi) e si procede lungo il segnavia CAI n. 513, da prima su comoda carrareccia in direzione di Casera Costa dei Nass (945m), quindi su sentiero fino alla cascata del Pissandol, dove il passaggio è facilitato da dei cavi metallici.
Superato questo tratto più impegnativo si accede alla conca erbosa dell’antica Casera di Pramperét (1776m). Da qui in pochi minuti si raggiunge il rifugio Pramperét.

DISLIVELLO: 1200 m
TEMPI: 4:00 ore
DIFFICOLTÀ: EEA


Dalla Valle Agordina

AVVICINAMENTO
Da procede Belluno in direzione di Agordo lungo la SR 203 e si parcheggia l’auto in località La Muda (500m s.l.m.).

PERCORSO
Si sale nella boscaglia per il sentiero CAI n. 546 che risale il Col di Sant’Antonio e, dopo un bivio a quota 962m, si abbassa verso est in direzione della Val Clusa (che delimita ad ovest i confini del Parco delle Dolomiti Bellunesi) che si percorre in leggera salita fino alla Casera Terza (1463m). Da qui si risale più ripidamente fino a Forcella di Scalabràs (1800m).
Una possibile variante dal bivio a quota 962m è quella di salire verso sinistra per il sentiero CAI n. 545 (sentiero “La montagna dimenticata”) fino a Forcella Pòngol (1549m) e poi continuare lungo il sentiero CAI n. 541 fino a Forcella di Scalabràs.
Dalla Forcella si prosegue con lievi saliscendi lungo il sentiero CAI n. 541 fino a Malga Moschesin (1800m), quindi si prede il sentiero CAI n. 543 (sul tracciato dell’Alta Via n. 1) che sale fino alla panoramica Forcella Moschesin (1940m) presso cui sono ancora visibili i resti di una casermetta costruita nel 1913. Da qui si prosegue per il piacevole sentiero che discende il versante zoldano fino alla conca del Pra’ de la Vedova e quindi al rifugio Pramperét.

DISLIVELLO: 1500 m
TEMPI: 5:00 ore
DIFFICOLTÀ: E

AVVICINAMENTO
Da Agordo si sale in direzione di Passo Duràn lungo la SP 347 e si parcheggia nello spiazzo lungo la strada in prossimità di Malga Càleda vecchia (1490m s.l.m.).

PERCORSO Si sale lungo il tracciato della Alta Via n. 1 per il sentiero CAI n. 543 che, superando Forcella Dagarei (1620m), procede con moderata pendenza attraversando i ghiaioni a sud del Tamer fino ad arrivare a Malga Moschesin (1800m).
Dalla malga si continua fino a Forcella Moschesin (1940m), che segna l’ingresso nel territorio del Parco delle Dolomiti Bellunesi e presso cui sono ancora visibili i resti del “Forte” del 1913. Da qui si continua lungo sentiero che scende tranquillamente nel versante zoldano e arriva prima al Pra’ de la Vedova e subito dopo al rifugio Pramperét.

DISLIVELLO: salita 500 m
TEMPI: 4:00 ore
DIFFICOLTÀ: E


Cartografia

LAGIRALPINA 1: 25000, n. 2 - Alpi Bellunesi e Prealpi Trevigiane.
TABACCO 1: 25000 n. 25 - Dolomiti di Zoldo, Cadorine e Agordine .
TABACCO 1: 50000 n. 4 - Dolomiti Agordine e di Zoldo .
KOMPASS 1: 50000 n. 77 - Alpi Bellunesi.



Traversate, Escursioni, Arrampicate

L’ALTA VIA n. 1

Il Rifugio Sommariva al Pramperét è una delle ultime fondamentali tappe lungo l’Alta Via delle Dolomiti n. 1 che dal lago di Braies arriva a Belluno.
Anche chi non ha intrapreso il lungo percorso dell’Alta Via, può sfruttarne il tracciato per compiere delle interessanti traversate.

DAL PASSO DURAN AL RIFUGIO PRAMPERET
Una volta lasciato alle spalle il gruppo del Civetta, si arriva a passo Duràn (1605m) e si scende in direzione di Malga Càleda vecchia (1490m s.l.m.) e si risale per il sentiero CAI n. 543 che, superando Forcella Dagarei (1620m), procede con moderata pendenza attraversando i ghiaioni a sud del Tamer fino ad arrivare a Malga Moschesin (1800m).
Dalla malga si continua fino alla panoramica Forcella Moschesin (1940m), che segna l’ingresso nel territorio del Parco delle Dolomiti Bellunesi e presso cui sono ancora visibili i resti di una casermetta costruita nel 1913 a controllo della vallata agordina. Da qui si continua lungo il piacevole sentiero che, con tranquilli sali-scendi, si inoltra nel versante zoldano e arriva al Prà de la Vedova e subito dopo al rifugio Pramperét (1857m).
DISLIVELLO: salita 500 m – discesa 100 m
TEMPI: 4:00 ore
DIFFICOLTÀ: E

DAL RIFUGIO PRAMPERET AL RIFUGIO PIAN DE FONTANA
Dal rifugio Pramperét si prosegue lungo il sentiero CAI n. 514 che con un lungo traverso verso sud sale fino a Portèla del Piazedèl (2097m). Da qui si entra in ampio circo detritico, molto suggestivo nel suo aspetto lunare, e lo si attraversa salendo in direzione delle Cime de Zità e aggirando la cima di Mezzo (2451m) fino a raggiungere la Forcella de Zità sud. Poco dopo si comincia ad abbassarsi nell’erboso Van de Zità de Fora e, dopo averlo percorso in tutta la sua lunghezza, si scende più ripidamente per l’ultimo tratto di sentiero che arriva al Rifugio Pian de Fontana (1632m).
DISLIVELLO: salita 600 m – discesa 850 m
TEMPI: 4:00 ore
DIFFICOLTÀ: E


L’ANELLO PANORAMICO

Questa facile e panoramica escursione permette di godere a pieno della vista sulla Val Pramper, la vallata dall’aspetto più dolomitico all’interno del Parco delle Dolomiti Bellunesi.
L’anello è tranquillamente fattibile anche in senso inverso rispetto a quanto consigliato.

Una volta raggiunta – a piedi o con il servizio navetta – Malga Prampér (1540m) si discende brevemente la carrareccia fino al bivio a quota 1512m e si imbocca il sentiero con segnavia CAI n. 540 che, sotto le pareti del Castello di Moschesin (2499m), sale regolarmente per il tracciato di una vecchia strada militare, tra mughi, ghiaie ed alberi radi lungo la Val Balanzòla.
Arrivati ad un bivio (1879m) ormai in vista della Forcella Moschesin (1940m), si può scegliere se salire alla forcella, per visitare resti di una piccola caserma risalente al 1913 ed ammirare il panorama che si apre in direzione della vallata agordina, oppure se proseguire direttamente in direzione del rifugio per il facile sentiero con segnavia CAI n. 543 che, con alcuni tranquilli saliscendi, arriva al Prà de la Vedova e quindi al rifugio Pramperét (1857m).
Dopo una pausa ristoratrice al rifugio si riattraversa il Pra’ de la Vedova lungo il sentiero con segnavia CAI n. 523 e si comincia a scendere nel bosco fino ad arrivare ad un’ampia zona ghiaiosa, superata la quale si rientra in breve tempo alla Malga Prampér.
DISLIVELLO: 400 m
TEMPI: 3 ore
DIFFICOLTÀ: E


LE VETTE

Per gli escursionisti più intraprendenti il rifugio Pramperét è un’ottima base di partenza per alcune ascensioni di un certo impegno, per cui è richiesta esperienza nel sapersi destreggiare anche su passaggi su roccia (I/II grado), avere passo fermo e senso dell’orientamento.

Cime de le Balanzòle (2080m)
Cima Prampér (2409m)
Cime de Zità (2451m)
Castello di Moschesin (2499m)
Talvena (2542m)

CIMA PRAMPER
Partendo dal rifugio Pramperét, inizialmente si scende seguendo il sentiero con segnavia CAI n. 521, quindi si risale alla Forcella Piccola (1943m), da dove si può già intuire buona parte del percorso di salita alla vetta. Dalla forcella ci si abbassa nuovamente per attraversare la conca di Cornìa, lasciando quasi subito il sentiero segnato e, dopo aver superato un intrico di mughi, si prosegue in quota lungo la traccia che porta al ripido canalone che sale a Forcella Del Palon (2188m). Da qui, dopo aver indossato il casco, si inizia la salita per il crestone nord seguendo la debole traccia su ghiaie e gli ometti che, circa a metà percorso, portano a superare un primo risalto roccioso (I°), quindi, dopo essersi orientati tra dei grandi massi, ci si trova di fronte un enorme blocco inclinato (I°) che, dopo un passaggio più esposto, permette di scende sull’altro lato in una sottile fenditura.
Oltrepassato il blocco, non rimane che percorrere un ultimo breve tratto tra sfasciumi che risale fino alla stretta cima del Prampér (2409m), segnalata da un ometto di pietre (alla base si trova il libro di vetta), da cui si può godere di un grandioso panorama a 360°, oltre che sui vicini Spiz e sul Castello di Moschesin .
La discesa avviene per lo stesso tracciato di salita.
DISLIVELLO: 600 m
TEMPI: 5 ore
DIFFICOLTÀ: EE